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Il più antico amaro di Calabria

Tutto ebbe inizio in Calabria a pochi anni dall’unità d’Italia, nel 1864, con Raffaello Bosco che faceva macerare nello scantinato di casa le erbe officinali raccolte ai piedi della Sila provando e sperimentando nuove formule e ricette. Tra un esperimento e l’altro, grazie anche ai suoi viaggi all’estero, si imbatté in una pianta selvatica della famiglia delle Aloeaceae: l’Aloe Ferox. Tornato in Calabria, ebbe l’intuizione di aggiungerla al suo composto, cambiandone per sempre il sapore e scrivendo così il primo capitolo di una storia che dura da più di 150 anni.

Quella di Amaro Silano.

Un sorso di Calabria

La leggenda narra che Amaro Silano, con il suo sapore intenso e i suoi profumi, sia in grado di rievocare il paesaggio misterioso e montano da cui provengo le sue erbe: la Sila, un luogo suggestivo e rurale, che dopo secoli, mantiene intatto un patrimonio ambientale e umano unico nel suo genere.

La formula “segreta”

Amaro Silano è il risultato della sapiente miscelazione di passione e segreto con una ricetta rimasta sempre fedele a quella originale del 1864 ritrovata negli archivi del suo creatore Raffaello Bosco. La erbe aromatiche della Sila, attraverso un processo di lenta macerazione, si trasformano e fondono i loro aromi, dando vita ad un amaro dalle sfumature erbacee e dolciamare che però conserva tutte le proprietà digestive e benefiche delle piante da cui nasce.

Le erbe

Sono 9 le erbe protagoniste della ricetta: Genziana, Chiodi di garofano, Iris, Rabarbaro, Quassia, Achillea, Cardamomo, Coriandolo e Aloe Ferox. Ma è la loro lenta macerazione e la loro miscelazione a creare quel mix dal sapore intenso e autentico che da sempre contraddistingue Amaro Silano.